A NATALE SIAMO IN ASCOLTO
Telefono Amico Italia accoglie e ascolta emozioni tutto l’anno perché i contenuti del cuore non conoscono calendario né stagioni. Ma il Natale è un momento speciale -luminoso oppure cupo- in cui le relazioni, le presenze e le assenze assumono un valore e un peso particolare. Telefono Amico apre questo blog come spazio libero, per dare voce a chi vuole esprimere le proprie emozioni legate alle festività natalizie. Come ogni blog, sarà un diario quotidiano che ci porterà fino al 25 dicembre, e oltre, fino al 6 gennaio: ogni giorno una proposta di riflessione che ciascuno potrà commentare, sviluppare, arricchire. Grazie a tutti coloro che vorranno partecipare a questo cammino!
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5 commenti:
Ricevere un unico misero sms preconfezionato da una persona che so che li manda a tutta la mailing per abitudine;
e a parte questo niente.
Dopo un "cenone della vigilia in famiglia" che dir fallimentare e deprimente è fargli un complimento, ho passato il natale a casa, quasi sempre da sola...
Siccome sono sempre io che faccio gli auguri a tutti quest'anno ho deciso di rispondere solo a chi me li faceva... ovviamente non ho resistito e ho chiamato io genitori e sorelle... tutti gli altri no, volevo vedere se qualcuno si ricordava di me e ovviamente non è successo...
E' perchè sono un'ameba asociale che non può essere considerata o è perchè tutti sono troppo impegnati tra regali, pranzi, amici, parenti da non avere nemmeno un minuto da dedicare agli altri?
Forse entrambe... chissà.... comunque meno male l'esibizione del "tutti siamo amici, tutti ci vogliamo bene e lo dimostriamo con un regalo, tutti siamo più buoni, abbracci finti e baci di circostanza" è finita, si torna alla normalità e almeno si finisce con questa pagliacciata ipocrita che è stato fatto diventare il natale........
Scusate lo sfogo, anche se nessuno leggerà almeno il contatore dei messaggi sarà a 1 e io mi sono rasserenata :) Grazie! :)
kir
bhè io l'ho letto.... comunque ci ho messo un pò di tempo (anni) per liberarmi dal conformismo del Natale ma alla fine cè l'ho fatta e adesso lo vivo un sicuramente meglio, un pò di ansia qualche giorno prima ma alla sera del 25 tutto sommato mi dico "anche per qust'anno è andata anche meglio di quello che mi aspettavo"....
forse la ricetta stà nel non aspettarsi troppo dagli altri e lasciare che le cose, gli eventi, i sentimenti, le emozioni, fuoriescano da noi liberamente e allo stesso modo ci vengano incontro.
Eh si... le aspettative... il nostro vero problema...
quando vogliamo verificare se gli altri faranno il primo passo verso di noi, potremmo rimanere delusi ma quando cerchiamo di stabilire un contatto con gli altri, forse potremmo scoprire che anche loro stavano attendendo che fossimo noi a prendere l'iniziativa...
amicizia che bella cosa, ma esiste ancora? oppure è opportunismo, interesse, curiosità...purtroppo è veramente difficile trovare veri amici e non parliamo dell'amicizia maschio-femmina, può esistere? o c'è sempre il rischio che si trasformi in qualcosa di diverso...
Alcuni giorni fa mentre leggevo il Venerdì di Repubblica sono rimasta colpita da un trafiletto che parlava di questo blog;non diceva niente di strabiliante ma affermava la presenza di un disagio che un po' tutti percepiamo durante le feste.
Questo senso di vuoto,quest'aspettativa che non si concretizza,ci sentiamo soli in questo vortice festaiolo dove gli stereotipi della nostra epoca scin
tillano di luce non vera.Forse bisognerebbe guardare di più la
reale essenza delle cose,esigere poco e dare molto incondizionatamente,ma non siamo santi e lottiamo ogni giorno per affermare le nostre idee in una realtà dove tutto è sempre più difficile.
Per questo trovare un angolo dove ci si possa confrontare con altri,dove quello in cui credo e che fa parte del mio lavoro venga espresso in maniera così intensa e professionale,ha per me in questi giorni una valenza quasi terapeutica.
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